Patata

La patata (Solanum tuberosum L.) è la quarta coltura al mondo in termini di produzione dopo il grano, il riso ed il frumento ed è coltivata ovunque (in tutto il mondo). La produzione mondiale attuale si aggira attorno a 321 milioni di tonnellate provenienti da 19,5 milioni di ettari di coltivazioni.
Asia ed Europa insieme raggiungono più dell’80% della produzione mondiale. La Cina è oggi il principale produttore considerando che quasi un terzo di tutte le patate sono raccolte in Cina ed India; precedentemente il Nord America era leader incontrastato con più di 40 tonnellate per ettaro. Il consumo della patata in Asia rappresenta quasi la metà della fornitura mondiale, ma, considerando la popolazione molto numerosa, è emerso come il consumo annuale pro-capite, nel 2005, fosse pari ad un modesto 25 Kg.
I maggiori consumatori di patata sono gli Europei mentre in America Latina ed Africa il consumo pro-capite è il più basso al mondo, anche se sta crescendo.
La patata gioca un ruolo fondamentale nei Paesi in via di sviluppo grazie alle sue proprietà che permettono di fornire un alimento nutriente alle popolazioni meno abbienti. La richiesta di patata sta crescendo sia come consumo fresco che industriale. La decrescente disponibilità di terra per eventuali espansioni agricole rende necessario aumentare le rese. Il fattore critico nell’ottenere un maggior rendimento della patata sarà quello di aver accesso ad un adeguato approvvigionamento idrico e ad un suo più efficiente utilizzo oltre a quello di costosi fertilizzanti.
La patata è coltivata in circa 100 paesi in climi che vanno dai temperati, ai subtropicali e tropicali, anche se di base è considerata una coltura da climi temperati. I raccolti dipendono in maniera significativa dalla temperatura e la media giornaliera ottimale dovrebbe essere tra i 18°C e i 20°C. In generale è richiesta una temperatura notturna sotto i 15°C nella fase iniziale del tubero, mentre la temperatura ottimale del suolo per una normale crescita è compresa tra i 15°C e i 18°C, infatti risulta duramente inibita quando la temperatura scende al di sotto dei 10°C o supera i 30°C. Condizioni di clima rigido nel momento della piantumazione portano ad un allentamento della fase di emergenza della piantina dal terreno che può allungare il periodo di crescita. La resa della patata decresce al diminuire delle ore di insolazione giornaliere. Le varietà della patata possono essere suddivise in: precoci (da 90 a 120 giorni), medie (da 120 a 150 giorni) e tardive (da 150 a 180 giorni). Le migliori varietà includono, tra le altre, Russet Burbank, Desiree, Yukon Gold e Nicola.
La patata necessita di un suolo sciolto, sufficientemente drenante ed aerato con un pH compreso tra 5 e 6. I suoli troppo compatti incidono negativamente sulla penetrazione radicale, sull’assimilazione di acqua e nutrienti e sulla crescita del tubero. Questa coltura è moderatamente sensibile alla salinità del suolo con una decrescita della resa a differenti livelli di CE (che è la conduttività elettrica di un estratto di suolo saturo). Per ottimizzare il reintegro irriguo su questa coltura con un impianto a goccia la spaziatura consigliata è compresa tra 0,75 m e 0,90 m tra le fila e tra 0,15 m e 0,3 m tra le piante con una profondità di semina che varia tra i 5 cm e i 10 cm. Le pratiche agronomiche, durante il periodo di crescita, devono evitare danni agli apparati radicali ed ai tuberi e in climi temperati è necessaria una rincalzatura di terra per evitare l’inverdimento dei tuberi stessi. L’irrigazione a goccia e la fertirrigazione nella patata sono risultate tecnicamente ed economicamente vantaggiose sia nelle zone sviluppate che in quelle in via di sviluppo. L’irrigazione a goccia in diversi casi ha fatto registrare rese più consistenti (da 40 a 60 tonnellate per ettaro) oltre al risparmio d’acqua (dal 30% al 40%), di fertilizzanti (dal 20% al 25%) e l’aumento della qualità dei tuberi (calibro e qualità organolettiche) a confronto dei metodi di irrigazione convenzionali quali  scorrimento, allagamento e pivot.
In Turchia ed India la patata irrigata a goccia ha registrato valori di 50 e 42 tonnellate di tuberi per ettaro con un NPV (Valore totale del progetto) rispettivamente di 2.085 $/ettaro e 2.692 $/ettaro ed un ritorno sull’investimento in un anno.
Per ottenere rese elevate i requisiti stagionali d’acqua sono stimati tra i 150 mm e i 750 mm a varie condizioni climatiche e diversi periodi di crescita (da 70 a 180 giorni) con un valore di evapotraspirazione giornaliera di 4-5 mm/giorno, considerando una durata media della coltura tra 70 e 150 giorni. La programmazione dell’irrigazione con l’utilizzo dei tensiometri ha permesso un efficiente utilizzo di acqua, fertilizzanti ed energia.
La patata è un’importante fonte di nutrienti, il suo apparato radicale è superficiale e fibroso, di conseguenza si raccomanda l’utilizzo della fertirrigazione per una disponibilità maggiore di nutrienti e maggiore efficienza. Lo scopo del programma di fertirrigazione è quello di diminuire la differenza tra domanda e offerta della patata. I requisiti in fatto di nutrienti della patata irrigata a goccia sono relativamente alti.  Altre buone pratiche di gestione includono le rincalzature di terra, la protezione della coltura da animali nocivi e malattie, la corretta gestione delle erbe infestanti e le operazioni di raccolta e post-raccolta, al fine di minimizzarne le perdite.

Le modalità ottimali di gestione (BMPs) sono le migliori tecniche colturali per coltivare una determinata coltura. Tali pratiche si fondano sulla ricerca e l’esperienza e vengono applicate alle patate con specifiche condizioni agro-ecologiche.
Le BMP consigliate non solo l’unico modo per far crescere le cipolle ma sono la via migliore secondo Netafim. Tali tecniche potranno variare in seguito a prove effettuate su nuove ricerche che si renderanno disponibili, delle necessità operative e delle esigenze area per area

Situazione agro-biologica 
Clima
Condizioni: da temperato a tropicale e subtropicale; coltura da stagione fredda; ore di luce: 12
Precipitazioni: da 300 a 500 mm/anno
Umidità relativa: da 60 a 85%
Temperatura ambientale ottimale: da 14° a 24° centigradi

Terreno
Terreni compatibili: fertili, profondi, ben drenanti, da sabbioso a sabbioso limoso
Condizione pH ideale: da 5,5 a 6,5
Fosforo disponibile: 35mg/kg, Potassio disponibile: 0,4 cmol/kg, Calcio scambiabile: 1-2 cmol/kg, Magnesio scambiabile: 0,4 cmol/kg
Carbone organico: da 1,0 a 1,5
Densità del terreno nel volume esplorato dalle radici. Deve favorire la migliore penetrazione delle radici, un miglior sviluppo del tubero ed un buono scambio di acqua e aria nel terreno
Falda freatica: inferiore a 2m di profondità
Livello critico di salinità (ECe): 1,7 sdS/m al di sopra del quelle le rese diminuiscono
Terreni da evitare: acquitrinosi, alcalini e salini

Rotazione colturale
Una rotazione triennale è sufficiente per contenere erbacce, malattie e infestazioni ed evitare perdite nelle rese. Senza un’adeguata rotazione le perdite nelle rese possono arrivare al 30% a causa delle malattie del terreno di origine. Le migliori colture sono i cereali come il grano, l’avena, il mais, la canna da zucchero, il riso ed i foraggi..

Varietà
Ci sono diverse varietà disponibili che si differenziano in modo significativo per dimensioni, forma, colore, pigmentazione, metodi colturali e sapore, a seconda della zona.
Tra le cultivar a buccia gialla, le più diffuse in Italia sono Monalisa, Spunta, Primura, Agata, Liseta, Lutetia ed Arsy.
Tra le cultivar a buccia rossa, le più diffuse in Italia sono Asterix, Desirée e Rubinia.
Tra le varietà più diffuse di patate novelle troviamo Aminca, Alcmaria, Spunta e Nicola.

Coltura da piantare 
HealthyPiantina sana, talea o tuberi seme

Spaziature / distanze
Nella fila: 0,60 – 0,90 m
Tra le file: 0,15 – 0,45 m
Densità ottimale di piante: da 75.000 a 133.000 piante/ettaro

Tuberi seme
Variano a seconda del cultivar, del mercato, dell’umidità, del periodo di semina, dell’età del seme e del costo di produzione.
Generalmente 1,5 – 3 ton/ettaro
Profondità di semina: 5 – 10 cm
Temperatura del suolo alla semina 3 – 16 ° C.

La rotazione del terreno
Un letto di semina ben rivoltato ed un buon dissodamento permettono un buon risultato in rese del tubero, l’installazione di un impianto a goccia in subirrigazione o poggiato sul colmo con rincalzo permette un ottimo scambio acqua e aria nel terreno.

Infestanti  
La gestione delle erbe infestanti è un fattore critico per il successo della produzione di patate. Le erbacce competono per luce, acqua, nutrienti, ecc. Andrà quindi praticato un controllo attento delle infestanti principalmente in pre e post emergenza.

Sistema di irrigazione
Possiamo utilizzare sia il sistema tradizionale con ala poggiata che in subirrigazione (SDI) in combinazione con la Fertirrigazione. La Fertirrigazione è l’applicazione alle piante delle sostanze nutritive attraverso il sistema di irrigazione, anche noto come Nutrigation™.

PRODOTTI CONSIGLIATI
DripNet PC, Super Typhoon
Spaziatura tra le fila: 0,9 m per 1 laterale per ogni fila e raccolto 1,8 m per 1 laterale raccolto per due file
Spaziatura gocciolatore: 0,30 m per 0,40 m
Portata gocciolatore: 0,6 litri/ora, 1,0 litri/ora, 1,6 litri/ora e 2,0 litri/ora a seconda del terreno

Programmare l’irrigazione sui fabbisogni idrici 
Basato sulla stima del fabbisogno idrico delle colture, come prodotto dell’evapotraspirazione della coltura (secondo formula di Penman-Monteith) per un determinato coefficiente di correzione secondo le fasi di sviluppo delle piante.

Iniziare con 0,5 Kc al giorno nel periodo iniziale, aumentare a 0,8 durante la piena fase vegetativa, durante la stolonizzazione e formazione tubero, arrivare a 1,1 durante l’accrescimento del tubero per diminuire a 0,7 al momento della raccolta delle patate.

Fabbisogno idrico quotidiano delle colture: da 4 a 5 mm / giorno.
Fabbisogno idrico delle colture stagionale: da 150 a 700 millimetri a seconda delle condizioni ambientali.

Se si fa uso di tensiometri si può programmare l’irrigazione  iniziando a 30 cbars con strumento installato a 20 centimetri di profondità nel suolo al fine di massimizzare la crescita e la resa del tubero.

Fertirrigazione
Fornire fertilizzanti minerali sulla base degli obiettivi produttivi, analisi fogliari (se possible) esperienze precedenti, sintomi di carenze, asportazioni dei composti, analisi del suolo e recupero di nutrienti.

Asportazioni medie (per tonnellata di tuberi raccolti):
3 – 4 kg N
1 – 1.5 kg P2O5
4 – 6 kg K2O
0.2 kg CaO
0.3 kg MgO p

Dosi per ettaro raccomandate
da 80 a 120 kg N + da 60 a 100 kg P2O5 + da 250 a 400 kg K2O
Per la fertirrigazione usare fertilizzanti idrosolubili come:
urea (46% N)
nitrato do potassio (13% N & 46% K2O)
fosfato mono ammonico (12% N & 61% P2O5)
nitrato di ammonio (34% N)

Avversità climatiche e parassiti
Le gelate tardive quando si verificano dopo l’emergenza delle piante possono causare gravi danni. Altrettanto dannosa è la siccità o il forte stress da carenza idrica, se si manifesta nelle fasi iniziali di sviluppo della pianta o durante l’ingrossamento dei tuberi, e può condurre a forti perdite di resa.
Nematodi: Il più temibile è il nematode dorato (Heterodera rostochiensis) che può attaccare la pianta in tutte le fasi del ciclo, distruggendone il prodotto. Altri nematodi parassiti della pianta, appartengono al gen. Meloidogyne (nematodi galligeni delle radici).
Malattie crittogamiche
– Peronospora delle patate, da Phitophthora infestans: si manifesta sulle foglie e sui tuberi; alcune varietà sono più resistenti; è facilmente controllabile, per es., con prodotti a base di rame.
– Fusariosi, da Fusarium spp: colpisce il tubero specialmente nel periodo di conservazione.
– Vari tipi di scabbia: polverulenta da Spongospora subterranea, scabbia comune da Actinomices scabies e argentea da Helminthosporium atrovirens. Causano danni sull’epidermide del tubero
– Rogna nera da Synchytrium endoticum: causa delle necrosi principalmente nei tessuti interni del tubero.
– Batteriosi della patata (Pectobacterium carotovorum var. atrosepticum).
– Alternariosi (Alternaria solani).
– Trachemicosi (Fusarium spp. e Verticillium spp.) colpisce i tessuti interni dei fusti giovanili.
Malattie da virus
La patata è una delle piante agrarie più colpite da virosi, che possono essere presenti contemporaneamente con più ceppi su una medesima pianta.
Insetti
Grillo talpa (Gryllotalpa gryllotalpa), alcune specie di afidi, maggiolino (Melolontha melolontha), dorifora (Leptinotarsa decemlineata).
Raccolta
L’epoca di maturazione e di raccolta sono influenzate dalle condizioni climatiche, dalle capacità operative e di forza lavoro e dalla situazione del mercato.
Maturità ottimale viene raggiunta quando la maggior parte dei tuberi ha raggiunto dimensioni ottimali e la pelle è inspessita e correttamente suberificata.
La maggior parte delle patate sono raccolte meccanicamente.

Raccolto
Durante periodi di scarsa piovosità, in estate alle nostre latitudini. Evitare lesioni, scorticature, o il taglio dei tuberi durante la raccolta. Successivamente i tuberi sono raccolti e curati a seconda della destinazione di mercato.

Rese medie in tuberi
Facendo buon uso degli strumenti di Fertirrigazione e irrigazione a goccia, una buona resa in tubero commerciale potrà essere di 50 – 60 tonnellate / ha in primavera e 35 – 50 tonnellate / ha, in autunno, a seconda della lunghezza della stagione di crescita e della varietà.
L’efficienza di utilizzazione dell’acqua varia tra 8 e 12 kg/m3.

La nostra esperienza su campo ci porta a dire che dipende da molti fattori quali la varietà della patata, le condizioni climatiche, la durata della stagione di crescita, le capacità gestionali, ecc..
Come regola pratica le rese del tubero possono aumentare del 25-40% rispetto all’irrigazione per scorrimento ed inoltre si può ottenere un risparmio idrico del 30-45% con un corretto periodo di semina, una corretta fertirrigazione, il controllo delle erbe infestanti e di tutte le altre pratiche di gestione agricola.

L’irrigazione a goccia delle patate ha dimostrato di per sé di essere tecnicamente fattibile ed economicamente vantaggiosa rispetto ad altri metodi irrigui in diverse aree climatiche. Oltre all’incremento nelle rese, l’irrigazione a goccia previene la spaccatura del tubero e le malformazioni e ne garantisce un peso maggiore ed una maggior omogeneità di calibro. La tecnologia a goccia permette significativi risparmi idrici, di lavorazione e di energia impiegata per pompare l’acqua. Inoltre previene la percolazione di Azoto nella zona sottostante le radici e nella falda e migliora l’efficienza nell’utilizzo di fertilizzante. Sul lungo periodo un’analisi finanziaria evidenzia come l’irrigazione a goccia sia il sistema più appropriato per la crescita della patata con soddisfacenti ritorni economici.

Una piantina può essere poco resistente per diversi motivi, come per esempio una bassa qualità del seme, una profondità sbagliata di semina, la scarsa qualità dell’acqua ed un non corretto reintegro idrico durante la fase di germinazione.

La scabbia della patata è una malattia batterica. I sintomi della sua presenza includono un inscurimento della buccia (tendente al marrone scuro) e sue micro lesioni dall’aspetto rugoso. La scabbia si espande nel terreno attraverso l’utilizzo di tuberi già infetti ed è in grado di sopravvivere per lunghi periodi. E’ presente in climi caldi, con terreni drenanti e peggiora con un pH molto elevato compreso tra 5.2 e 8.0. La scabbia è un problema più serio per le patate da mensa rispetto a quelle industriali, dato che è presente solo nella buccia ed è facilmente risolvibile sbucciando il tubero stesso. Anche se la scabbia non si può eliminare, l’incidenza e la serietà della malattia possono essere ridotte grazie ad azioni combinate. Queste pratiche possono essere: evitare di introdurre nel suolo semi infetti o trattati, effettuare una opportuna rotazione con altre colture come i foraggi (segale, miglio, avena), mantenere una adeguata struttura del terreno durante la formazione del tubero e la sua crescita (la fase iniziale del tubero avviene 4/6 settimane dopo la semina) e anche scegliere cultivar più resistenti.

La subirrigazione della patata posata sul letto di semina ha evidenziato numerosi vantaggi tecnici ed agronomici così come la semplice rincalzatura dell’ala. Tra tutti, ad esempio, la flessibilità nella raccolta attraverso l’utilizzo di macchinari specifici, ma anche la protezione delle stesse ali gocciolanti dai macchinari utilizzati per la raccolta delle patate. Altro vantaggio molto importante è la distribuzione di acqua e fertilizzanti direttamente in prossimità dell’apparato radicale e la possibilità di utilizzare le macchine agricole senza interferire con i cicli irrigui giornalieri.

Questo dato è molto variabile e può dipendere dai seguenti fattori:

1. Il metodo di distribuzione dell’acqua dalla fonte al campo; dato che questo è uno dei componenti più costosi di un sistema di irrigazione a goccia. Dipende dalla distanza e dal dislivello che l’acqua deve compiere per essere condotta nelle ali gocciolanti.

2. Il quantitativo di acqua che si deve reintegrare alla coltura nel suo picco di massima evapotraspirazione durante l’alta stagione. Questo dipende dalle diverse condizioni climatiche, dal rincalzamento e dall’efficacia del sistema di irrigazione.

3. Altre considerazioni: topografia dell’area (pianeggiante o collinare), tipologia del suolo che determina le spaziature tra i gocciolatori (per esempio: un terreno sabbioso necessita di spaziature minori rispetto ad uno argilloso), questo avrà un impatto significativo sul costo unitario per area.